
Omegna
GITA FUORI PORTA CON I BIMBI AD UN’ORA DA MILANO: ALLA SCOPERTA DI OMEGNA, LA CITTA’ DI GIANNI RODARI
PERCHÈ VISITARE QUESTA PICCOLA CITTADINA
Se ognuno di noi potesse parlare di un libro per ricordare la sua infanzia, il mio sarebbe uno dei racconti di Gianni Rodari. La sua fantasia è stata immensa e la sua eredità è uno dei messaggi più preziosi da lasciare alle generazioni future. Sin da quando sono nati i nostri bimbi, abbiamo cercato di proporre loro tutta una serie di libri di Rodari così da sviluppare la loro curiosità ed uno in particolare ha stimolato diverse domande.
Per questo motivo abbiamo deciso di visitare il suo paese natale, Omegna, situato sulle sponde settentrionali del lago d’Orta in Piemonte, scegliendo questa località perfetta per le famiglie come meta di una gita in giornata da Milano ed percorso è fattibile anche per chi, come noi, viaggia con bimbi molto piccoli.
Per raggiungere Omegna occorre: prendere l’Autostrada A26 direzione nord (Gravellona Toce), con uscita al termine del tratto autostradale, all’altezza di Gravellona da cui si seguono le indicazioni per Omegna. Appena arrivati, siamo andati alla ricerca di un parcheggio e lo abbiamo trovato a pagamento sulle rive del lago, lungo viale Garibaldi.
Dopo una breve passeggiata che costeggia il lago dove si incontrano tanti teneri amici in acqua, si arriva al museo sito all’angolo tra via D. Manfredi e via Carrobbio, in una piccola strada in ZTL (Zona a Traffico Limitato) in pavè facilmente raggiungibile anche con i passeggini.
COME ORGANIZZARE LA VISITA AL MUSEO RODARI CON I BIMBI
Il museo, di recente apertura (ottobre 2021), si trova all’interno di un palazzo ben ristrutturato proprio per garantire al museo un’accogliente collocazione.
L’esposizione è divisa su due piani: al piano terra, oltre all’ingresso dove si trova la cassa e gli armadietti in cui poter riporre i propri oggetti (giacche, borse, zaini mentre vi segnaliamo che è possibile introdurre la macchina fotografica per scattare foto anche con il flash), trova collocazione l’esposizione multimediale ed interattiva dedicata ad Omegna ed alle sue industrie (qui si può scoprire la storia della Girmi e di altri elettrodomestici).
Al piano superiore (dove si può accedere sia tramite delle scale che tramite ascensore) troviamo diversi strumenti a disposizione degli ospiti (grandi e piccini).
Ci sono tre diversi telefoni con i dischi rotanti che i più grandi di noi ricorderanno come parte della loro infanzia grazie ai quali, digitando alcuni precisi numeri telefonici, si possono ascoltare alcune storie che richiamano le Favole al telefono.
C’è poi un tavolo dedicato al “Binomio Fantastico” che in cui il visitatore grande o piccino può mettere in pratica una frase di Rodari stesso “….Non basta un polo solo per produrre una scintilla, ce ne vogliono due. La parola agisce solo quando ne incontra una seconda che la provoca, la costringe a uscire dai binari dell’abitudine, a scoprirsi nuove capacità di significare….“. Accoppiando infatti le parole presenti sul tavolo grazie a due piccoli bracci il tavolo genera alcune frasi che mettono in relazione i vocaboli scelti, invitando poi il visitatore ad inventarne a sua volta altre.
Procedendo nella visita della sala sulla destra si incontra un’installazione con una favola scritta su un nastro che deve essere fatto ruotare per poi poter leggere grazia ad uno specchio la Favola al rovescio, mentre sulla parete di fronte troverete un televisore gigante dove grazie alla interazione Elia e Tobia si sono divertiti tantissimo ad “Inventar Storie”. Questo è infatti il nome dell’installazione proprio perchè viene data la possibilità al visitatore di mescolare i vari componenti creando sempre una storia diversa: si hanno a disposizione diverse ambientazioni, vari personaggi, degli animali, un effetto scenico e così si ottengono diverse piccole scenette.
Spostandosi verso la scala che ci ha condotti al piano superiore si trova infine l’ultima installazione del piano, chiamata la “Biblioteca della Fantasia” dove vengono idealmente raccolti tutti i libri di Rodari, alcuni di loro sono illuminati e possono essere scelti per poter ascoltare un breve racconto.
La nostra esperienza è positiva, il Museo è adatto ai bimbi e si divertiranno un mondo: ricordatevi che per accedere al Museo occorre la prenotazione effettuata tramite il form che trovate sul sito dove occorre indicare l’orario di arrivo.
COSA VEDERE AD OMEGNA OLTRE AL MUSEO
Il 23 Ottobre 2020 si è tenuto il centenario della nascita di Gianni Rodari e la cittadina si è vestita a festa per ricordarlo riproducendo alcune pasticcerie dei dolci tipici a ricordo delle sue favole.
Una volta terminata la visita del museo, ci siamo recati a visitare il Forum di Omegna, un esempio di archeologia industriale (qui una volta sorgeva la vecchia ferriera Cobianchi) che oggi accoglie la Fondazione Museo Arti e Industria ed è adiacente al Parco della Fantasia Gianni Rodari (un vero e proprio parco giochi in cui i nostri bambini possono divertirsi).
È un bellissimo Parco didattico la cui finalità è quella di promuovere tutta la produzione di questo grande scrittore attraverso attività ricreative: quando ci siamo entrati abbiamo notato che è un Parco molto grande ed abbiamo scoperto che le varie strutture sono state ricavate da antiche ferriere in disuso.
“…..Se avessimo anche una Fantastica, come una logica, sarebbe scoperta l’arte di inventare…..”. Questo Parco conduce chi varca la sua soglia in un viaggio nella fantasia attraverso stimoli diversi che vengono proposti ai piccoli.
Questa cittadina non è solo famosa per aver dato i natali a Gianni Rodari ma anche per aver creato la moka: immaginiamo un mondo senza moka….che mondo sarebbe?
Ed è proprio qui che è nato il nome “il distretto del casalingo” ossia la zona d’Italia dove le più grandi aziende tra cui Bialetti, Alessi, Girmi e Lagostina hanno creato pezzi unici venduti in tutto il mondo.
Se vi è venuto un languorino, vi suggeriamo di fermarvi alla Trattoria Speranza (Via Verdi n. 10) dove troverete piatti squisiti, personale disponibile e prezzi onesti (i plin sono eccezionali così come la faraona ed i dolci).
Da non perdere:
- Pasticceria Jolly (Piazza Filippo Maria Beltrami n. 32) dove vi suggeriamo di assaggiare i dolcetti “Perdigiorno” creati dalla rivisitazione di uno dei personaggi creati dalla fantasia di Gianni Rodari “Giovannino Perdigiorno”
- Pasticceria Iraghi (Via Felice Cavallotti 1) dove vi aspettano le famose “Imperialine”, dei dolcetti buonissimi e gustosi.
INFO UTILI
Cercando di tirare le somme di questa bellissima giornata, credo che sia un luogo imperdibile per le famiglie. Il Museo è ben organizzato ed è a misura di bimbi, creato ad hoc su di loro: non è sempre facile scoprirne adatti ai bimbi ma questo è molto interessante perchè attraverso postazioni multimediali porta il bimbo in un mondo fantastico.
Venire a scoprire un luogo che brilla di storia e fantasia è un bel modo per coltivare la passione per il bello.
Guardando il lago ci siamo fermati ad immaginare cosa abbia stimolato la fantasia e la creatività di questo grandissimo scrittore che ha fatto dei suo libri un patrimonio per tutti noi.
Speriamo di avervi coinvolto attraverso il nostro racconto ed invogliato a venire a visitare questa ridente cittadina che non smette di stupire a chi decide di farvi ingresso.
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