
Cambogia: itinerario fai da te ed info utili
Ci sono viaggi che partono da molto lontano.
Da prima del click su “prenota ora”. Così è stato per noi il viaggio in Cambogia.

Un viaggio che ha segnato uno spartiacque nella nostra vita.
Un Paese che solo a pronunciare aveva il sapore di lontano ed immensamente affascinante.
Forgiati dalle letture di Tiziano Terzani, dalle sue descrizioni e racconti ci siamo innamorati di questo Paese molto prima di prenotarlo.
Un Paese che ha una storia triste da raccontare, dimenticata da molti che poco alla volta si è aperto al turismo consentendo a spiriti avventurieri di camminare sulle sue bellezze e raccontarle.
Ed è proprio questa l’intenzione di questo nostro post dove ti racconteremo della magia di questi luoghi e di quanto noi abbiamo amato questi posti.
Un viaggio per certi versi difficile da raccontare per quello che abbiamo visto e per l’immensa e dirompente povertà che abbiamo osservato.
Anche a distanza di molto tempo, alcune immagini sono ancora impresse nella nostra mente.
Un viaggio che può essere organizzato in totale autonomia, attraverso un itinerario fai da te e piccoli accorgimenti ed info utili che ti indicheremo.
Mettiti comodo perchè il nostro fine è ispirarti e farti sognare.
Bene, cominciamo!
Come arrivare
Il costo più importante da sostenere è il biglietto aereo ed in questo paragrafo ti spieghiamo come cerchiamo di risparmiare.
Gli aeroporti principali in Cambogia sono tre:
Phnom Penh
Siem Reap
Sihanoukville.
In base al tuo itinerario, occorre valutare l’aeroporto di destinazione. La Cambogia è ben collegata a vari hub internazionali quali Dubai, Bangkok ed Abu Dhabi.
La nostra intenzione è stata quella di concentrarci sulla visita di Angkor What e per questo motivo abbiamo optato per arrivare all’aeroporto di Siem Reap che è quello più vicino.
La soluzione migliore è stata volare con diretto da Milano a Bangkok dove siamo rimasti per qualche giorno e da lì prendere un volo da Bankok a Siem Reap.
Il mio suggerimento è di valutare l’aeroporto di destinazione soprattutto in base al vostro itinerario.
Se l’intenzione è visitare la zona dei Templi ed il fiume Tonle Sap, vi converrà atterrare a Siem Reap.
Per entrare in Cambogia occorre il visto che può essere fatto direttamente all’arrivo.
L’emozione di vedere il timbro sul passaporto con le immagini dei templi di Angkor What è indescrivibile.
La procedura ed i tempi di attesa sono abbastanza snelli ed il costo è pari a 30 dollari.
Altrimenti si può procedere ad effettuarlo on-line.
Il nostro itinerario in Cambogia: ispirati!
Abbiamo deciso il nostro itinerario in anticipo, valutando le varie opzioni che abbiamo esaminato sul web ed attraverso le guide.
Molto dipende dai giorni a disposizione e noi abbiamo valutato fosse opportuno dedicarci ad una zona specifica avendo a disposizione circa una settimana anzichè correre da una parte all’altra tenuto conto che le distanze possono allungarsi a causa delle strade che in alcuni punti sono malridotte.
Ci siamo concentrati sulla zona dei Templi visitandola in lungo ed in largo, abbiamo visitato il fiume Tonle Sap ed i villaggi circostanti.
In questo paragrafo vi forniremo i nostri suggerimenti così da avere l’itinerario pronto!
Come organizzare la visita ai Templi di Angkor What
I templi di Angkor What sono una delle 7 meraviglie del mondo moderno. Un complesso immenso che per essere visitato ha bisogno di tempo.
Minimo 3/4 giorni ed il nostro suggerimento è di affidarvi ad una guida che possa farvi da Cicerone. In questo modo, avrete il racconto di chi è nato e vissuto in questi luoghi.
Ci sono pochi luoghi al mondo che possono vantare il fascino di Angkor What!
Dichiarato patrimonio mondiale Unesco nel 1992 per preservarne la bellezza anche grazie a numerose opere di restauro ancora in corso.
Gli itinerari da seguire all’interno del Templi sono numerosi e l’afflusso turistico è sempre costante.
Per l’ingresso ai templi occorre munirsi dell’Angkor Pass che consente di visitare anche gli altri monumenti collocati nell’area di Siem Reap.
Le possibilità sono due:
- recarsi alla Biglietteria Ufficiale che dista circa 4 chilometri dalla città di Siem Reap (Corner of Apsara Road and Road 60) che è aperta tutti i giorni dalle 4:30 del mattino alle 17:30;
- acquistarli online attraverso il sito ticket.angkorenterprise.gov.kh
Le tipologie di pass sono tre ed i relativi costi ad oggi sono:
- ticket giornaliero 37 dollari
- ticket 3 giorni 62 dollari
- ticket una settimana 72 dollari.
Ricordatevi che serve una fototessera che andrà affissa sul biglietto che vi verrà rilasciato.
Noi conserviamo ancora oggi i nostri con le date dal 5 gennaio 2016 all’11 gennaio 2016 il cui costo a persona era di 40 dollari.
Nel giro di qualche anno i prezzi sono raddoppiati, segnale che il Paese è aperto al turismo ed i prezzi soprattutto nelle zone turistiche sono lievitati.
Viste le notevoli distanze e le temperature elevate, spostarsi a piedi da un tempio all’altro è complicato.

Soluzione romantica è fare il percorso in bici ma con i pargoli al seguito reperire i seggiolini può risultare complesso.
Soluzione comoda e divertente è il giro con i tuc tuc. Noi abbiamo scelto questa opzione che si è rivelata vincente.
Ci siamo sentiti come nel film “Indian Jones” insieme alla nostra guida che ci ha raccontato aneddoti e curiosità.
Grazie alla nostra guida che ci ha consigliato come imperdibile la visita ai templi all’alba, siamo riusciti a trovare un posticino distanziato dalla folla ed è stato magico.
Descriverne la bellezza è difficile perchè le emozioni sono contrastanti…da un lato il pensiero va alla potenza dell’uomo e della natura che in questi luoghi sembrano essersi fusi in un tutt’uno, dall’altro il ricordo della guerra vissuta pochi decenni fa è vivo e si percepisce.
Dedicate alcuni giorni alla visita del complesso archeologico che, ripeto, non è solo Angkor What.
L’architettura khmer è di pregevolissima fattura sia per l’armonia delle linee ma per la raffinatezza dei particolari decorativi. Li ammirerete estasiati chiedendovi come l’uomo possa aver creato simili capolavori di intaglio.
Nel paragrafo successivo, vi daremo le indicazioni del nostro alloggio con tutte le info pratiche.
“Floating Village” sul fiume Tonlé Sap
Abbiamo deciso di visitare le popolazioni che vivono lungo il fiume Tonlé Sap insieme alla nostra guida.
Uno dei fiumi di acqua dolce più importante di tutto il Sud-est asiatico e fondamentale per la vita di migliaia di Cambogiani che traggono linfa vitale dalle sue acque.
Abbiamo percorso la zona in battello e ci siamo fermati più volte entrando nelle case galleggianti dove vivono migliaia di persone.
Le sensazioni provate sono state di sentirsi minuscoli. Per chi proviene dalla parte del mondo fortunata è difficile poter vedere scene di vita quotidiana così diverse dalla nostre.
Le loro casette costruite sull’acqua non hanno nessuno dei nostri comfort eppure sono felici, i loro volti esprimono dolcezza non rassegnazione ad una vita fatta di sacrificio.
Decine e decine di bimbi con in dosso vestiti a brandelli a farci festa. Credetemi è stato un pugno nello stomaco e molto difficile da vedere.
Con molta probabilità la guida si è accorta che sotto i miei occhiali da sole c’erano le lacrime ma è stato davvero difficile non emozionarsi.
Quelle che per noi sono acque “sporche” per gli abitanti di questi villaggi è vita.
Pensate che in uno di queste case galleggianti, all’interno di una cesta era collocato un piccolo coccodrillo ed un serpente gigante ed i bambini erano lì interno a fare le feste.
Catturati in quelle stesse acque dove i bimbi si tuffano felici a giocare.
Bimbi che nuotavano, donne intente ad accudire i bambini, ognuno intento alle attività quotidiane tra cui la pesca che è di primaria importanza in queste zone.
Un luogo autentico, dove la parola d’ordine deve essere il rispetto ed evitare qualsiasi forma di giudizio.
Tutta la loro vita si svolge sull’acqua. Abbiamo visto una scuola con tanti bimbi seduti ai loro banchi intenti ad ascoltare la lezione.
Visitare la Cambogia vuol dire venire anche in contatto con queste realtà ed il mio personale consiglio è di visitarle con il massimo rispetto.
Cosa vedere a Siem Reap
Una delle attrazioni più visitate a Siem Reap è vedere la famosa Pub Street.
A noi è piaciuta poco. Troppo turistica. Troppo chiassosa. Troppo di tutto.
Merita un salto perchè vedrete di tutto. Da chi vende insetti commestibili a chi vi farà un massaggio. C’è di tutto!
Viene presa d’assalto soprattutto di sera alla chiusura dei templi e lì si riversano centinaia di persone.
Da non perdere è l’Angkor National Museum (Charles de Gaulle Blv n. 968) dove scoprire la storia e lo sviluppo della civiltà Khmer e la grandezza di Angkor.
La guerra che ha coinvolto la Cambogia ha lasciato dietro di sè milioni di mine e bombe inesplose. Il Cambodia Landmine Museum è nato da una storia di dolore, quella di Aki Ra un bambino soldato costretto a cospargere i campi di mine e bombe.
Dopo anni di combattimenti è ritornato nei villaggi in cui aveva piantato migliaia di mine come soldato cominciando a rimuoverle e disinnescarle con strumenti fatti in casa.
I turisti hanno cominciato ad arrivare e per ogni visita Aki Ra chiedeva un dollaro. Attraverso questi soldi ha aiutato moltissimi bambini sin dalla data di apertura del Museo, 1997.
Il nostro itinerario ha avuto durata di circa una settimana ed abbiamo deciso di concentrarci esclusivamente su questa zona.
Info utili
In questo paragrafo, vi forniremo tutte le info utili ed i nostri consigli per affrontare un viaggio in Cambogia.
La prima cosa da fare prima di partire è stipulare una valida polizza di viaggio: qui troverete tutte le info da sapere
Il periodo migliore per visitare la Cambogia è durante la stagione secca (da ottobre ad aprile) mentre durante la stagione umida (da maggio a settembre) le temperature sono elevate e ci sono frequenti acquazzoni.
Noi abbiamo visitato la Cambogia tra la fine di dicembre e gli inizi di gennaio. La temperatura è stata elevata ma sopportabile.
Per quanto concerne le vaccinazioni, noi non ne abbiamo fatte ma abbiamo portato medicinali ad ampio spettro contro dissenteria ed infezioni intestinali.
Prima di partire, consultate il sito Viaggiare sicuri e stipulate una polizza che possa coprirvi in situazioni di necessità ed urgenza.
Vi suggerisco di dare un’occhiata al nostro post dove trattiamo questo tema in maniera approfondita.
Ricordate di portare con voi un adattatore universale per prese di tipo americano.
Le soluzioni ricettive sono svariate: dalle più semplici alle più lussuose. Noi abbiamo alloggiato presso l’Angkor Village Resort (Wat Bo Road, Siem Reap) dove ci siamo trovati benissimo ed abbiamo incontrato lì la nostra guida.
Cercate di visitare il sito archeologico insieme alla guida che dispenserà informazioni dettagliate.
La cucina è internazionale ed a meno che non vogliate fare un pranzo a base di insetti (in Pub Street ci sono chioschi che li preparano), potrete gustare il “Tonle Sap fish” che abbiamo trovato delizioso.
La Cambogia è un Paese aperto al turismo da diversi anni e si sa che dove ci sono i turisti i prezzi lievitano ed evitate le trappole parsimoniose per il vostro portafoglio.
Trattasi di un Paese molto povero e non caro. Il costo più alto che dovrete mettere in conto è la prenotazione del volo ed il consiglio è di prenotarlo con molti mesi di anticipo.
Non dimenticate di visitare un Paese che ha sofferto atrocità inumane a causa di una sanguinosa guerra che ha visto morire milioni di persone. Un problema che affligge questo Paese sono le mine inesplose ed abbiamo incontrato molte persone (tra cui bimbi) che hanno perso un arto a causa di questa barbarie.
Nonostante i Cambogiani siano un popolo meraviglioso e sempre sorridente, evitate qualsiasi domanda diretta su questi temi.
Le carte di credito dei maggiori circuiti di credito sono accettate ovunque ma ricordate di portare con voi i dollari così da pagare in contanti in alcune situazioni dove potreste avere difficoltà a prelevare o a pagare con carta di credito.
La Cambogia è un Paese sicuro, non ci siamo mai sentiti in difficoltà o abbiamo avuto paura. Siamo sempre stati accolti con il sorriso.
Mi auguro di aver trasmesso attraverso il nostro racconto, il mio grande amore per questo Paese stupendo.
Lascio a voi la parola e vi chiedo se vi piacerebbe visitarlo o se già ci siete stati. Raccontateci!
Cerchiamo di restare in contatto e ricordate di venirci a trovare sui nostri canali social (Instagram, Facebook e Pinterest) dove troverete tante idee per i vostri futuri viaggi.