
Riviera dei Ciclopi
LA RIVIERA DEI CICLOPI TRA MITI, LEGGENDE E MUSEI INSOLITI
È la zona che si trova a nord di Catania che va da Aci Castello ed arriva ad Acireale: parliamo di borghi autentici dove il tempo è scandito dalle fatiche del lavoro dei pescatori. Abbiamo deciso questo viaggio qualche mese fa per visitare da vicino il borgo di Aci Trezza influenzati dalle letture di Giovanni Verga ed abbiamo scoperto un luogo frequentato da moltissime persone del posto gentili e dispensatrici di consigli. Siamo partiti di primissimo mattino dall’aeroporto di Milano Linate per atterrare all’aeroporto di Catania Fontanarossa dove al nostro atterraggio abbiamo visto in lontananza “Iddu”, l’Etna ed è stato davvero emozionante. Abbiamo deciso di non noleggiare alcun veicolo perché le soste che avremmo fatto durante la nostra vacanza sarebbero state due o tre al massimo e la convenienza ad affittare un veicolo sarebbe stata inferiore rispetto allo spostarsi o in taxi o in treno.
Abbiamo deciso di dormire due notti ad Aci Trezza per osservarla da vicino ed assaporare l’atmosfera di cui parla il grande scrittore ed abbiamo trovato un’ottima sistemazione tramite Airbnb: preferiamo questa tipologia di sistemazione perché con due bambini piccoli abbiamo più libertà di movimento e possibilità organizzative (pasti, cambi in giornata dei bimbi) rispetto ad una camera in hotel.
tips di viaggio
Il paesino è ben servito da supermarket dove poter acquistare di tutto (soprattutto le prelibatezze locali).
Appena arrivati ci siamo sistemati nell’appartamento e siamo usciti ad esplorare il paesino. E’ piccolo e contenuto ma è di rara bellezza: affaccia sul mare da cui spuntano i famosi Faraglioni la cui leggenda vuole che siano stati scagliati da Polifemo che, accecato da Ulisse, gli avrebbe scagliato contro questi massi giganti per evitare che potesse rifugiarsi in mare.
Il porticciolo è pieno di piccole imbarcazioni ed è lì che si trova il cantiere Rodolico di cui fa parte uno dei Maestri d’ascia più noti di tutta la zona, uno dei mestieri più antichi di chi con l’esperienza era capace di costruire imbarcazioni solidissime.
Ci ha colpito molto il fatto che sia una zona molto rocciosa, lavica ed anche fare il bagno è un’esperienza perché si è circondati da scogli ed acqua limpidissima. Non è una meta perfetta se la si sceglie esclusivamente per fare mare con i bimbi piccoli perché al mare ci si accede tramite una scaletta ed il fondo è già profondo.
MUSEO CASA DEL NESPOLO
Ci siamo dedicati alla visita del Museo “Casa del Nespolo” la cui responsabile del Museo, Sig.ra Rita Foti, ci ha accolti con un sorriso pronta a raccontarci la bellezza di questo luogo storico. Molti anni fa (intorno agli Anni Cinquanta) era una casa di pescatori disabitata, successivamente è divenuta una bottega di un falegname (fino alla fine degli Anni Novanta) fino a quando nel 1999 la gestione di questo posto è affidata all’Associazione privata Fantasticheria, Associazione culturale che ne ha preso la gestione per creare il Museo e valorizzare il territorio.
Il Museo in tempi pre-Covid aveva una presenza di circa 10.000 visitatori di cui il 70% è rappresentato da scolaresche perché all’interno vengono organizzati laboratori di disegno come ad esempio “Costruiamo la Provvidenza” (la barca di proprietà dei Malavoglia).
“…La casa da dove si sentiva russare il mare…” scrive Giovanni Verga e, spalancate le porte del Museo, c’è la pianta di nespolo di cui lo scrittore parla nel romanzo “I Malavoglia”.
All’epoca ad Aci Trezza non c’era la strada e si racconta che la casa da cui Verga trasse l’ispirazione fosse vicino al mare, sulla sinistra della chiesa ed avesse una pianta di nespolo. L’albero di nespolo veniva coltivato per dare frescura alle case private ed è di buon auspicio darsi un bacio sotto l’arco del Museo perché “porta bene”.
Il Museo si divide in due stanze: nella prima ci sono le immagini del film girato ad Aci Trezza da Luchino Visconti “La Terra Trema” che arrivò in questo borgo nel 1947 per girare questo film e, come omaggio al grande regista, è stata intitolata la piazza di Aci Trezza.
E’ stato il film del neorealismo (Giovanni Verga fu l’ispiratore) poiché per girarlo sono stati scelti attori non professionisti ovvero tutti pescatori di Aci Trezza e la lingua parlata è il dialetto siciliano. Ci sono i volti, bellissimi, dei bimbi che girararono questo film e dei disegni che riprendono il regista durante le scene.
Nella seconda stanza vi sono i mestieri di una volta, la fatica, il sudore rappresentato dagli arnesi che venivano utilizzati dai pescatori: per fare gli aghi per cucire le reti da pesca, in cotone e canapa, veniva utilizzata la spada del pesce spada che aveva una durata lunghissima.
Abbiamo visto dei pentoloni giganti al cui interno veniva creata una poltiglia che veniva buttata nel pentolone per farla ridurre e si buttavano le reti per far assorbire la resina ed avere una durata più lunga (sull’Etna veniva raccolto il pino marittimo nel periodo tra settembre/ottobre la cui corteccia rilasciava una resina particolare).
E’ stato emozionante visitare questo Museo e ne conserveremo per sempre un meraviglioso ricordo. Crediamo che la bellezza del territorio passi anche attraverso le persone che lo compongono e questa Associazione ne è l’esempio.
La nostra vacanza ha coinciso con la festività nazionale del 2 giugno ed abbiamo visto il paesino di Aci Trezza riempirsi di persone (la maggior parte del posto) per visitarla in giornata e fare un’escursione o in barca o prendere il sole sugli scogli e mangiare ottimi piatti a base di pesce (a tal proposito vi suggeriamo il ristorante “Il Moro di Trezza” dove ad accogliervi ci saranno i proprietari.…per il nostro piccolo Tobia hanno fatto preparare addirittura il brodino).
GIRO IN BARCA
Noi ne abbiamo approfittato per visitare questo tratto di costa bellissimo facendo un’escursione di qualche ora in barca. Sul molo ne trovate diverse e noi ci siamo affidati all’imbarcazione “Barca Ulisse” che consigliamo per simpatia, costo contenuto (10 euro ad adulto per circa un’ora e trenta – i bimbi non pagano) e professionalità.
Lasciato il molo alle nostre spalle abbiamo visto da vicino la splendida Isola di Lachea dove si racconta che, come rito propiziatorio, le neo sposine vadano a portare il bouquet come buon auspicio per la riuscita del matrimonio ed i Faraglioni da vicino.
Ci siamo diretti a visitare le Grotte di Ulisse sopra cui i più audaci si dilettano ad attraversare la scogliera legati da una corda ed il Castello Normanno di Aci Castello.
Siamo arrivati fino al porto di Ognina (vicino Catania) dove la barca fa una sosta di circa 30 minuti per consentire di fare il tuffo nelle acque cristalline.
tips di viaggio
Questa è un’attività che suggeriamo per i bimbi perché in barca si divertiranno un sacco e scopriranno da vicino le bellezze del mare. I nostri piccoli erano super eccitati ed emozionati durante questo giro in barca.
Sognavamo da tanto tempo di vistare questo Paesino e ci ha suscitato tante emozioni.
Venite qui con i vostri piccoli perché scopriranno un mondo di bellezze e di mestieri antichi.