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UNA CITTÀ CHE TI SORPRENDE: GORIZIA TRA PASSATO E FUTURO

Il nostro viaggio verso i Balcani è cominciato il 13 Agosto. Abbiamo caricato la nostra macchina e siamo partiti. Una sensazione di leggerezza ci ha invaso perchè è stato un anno importante, a tratti difficile e sentivamo il bisogno di uscire dalla nostra Nazione per ascoltare suoni, odori e lingue diverse. 

Abbiamo scelto di far partire il nostro tour dalla città di Gorizia: è sempre stata una città che ci ha incuriosito perchè fuori dalle rotte del turismo di massa. Il nostro tour avrebbe raggiunto la città di Dubrovnik attraversando la Slovenia dove ci saremmo fermati per visitare un luogo già visto e molti altri sconosciuti.

Siamo stati molto fortunati perchè abbiamo trovato pochissimo traffico nell’arrivare a Gorizia. E’ stata questa la nostra prima tappa: sono proprio queste le città che ti regalano delle grosse sorprese. 

A torto ci aspettavamo una città molto grande ed, invece, ci siamo trovati in una città molto raccolta e silenziosa. Ci siamo arrivati nel tardo pomeriggio e siamo arrivati nel nostro hotel che per qualità, prezzo e servizi offerti vi suggeriamo. Stiamo parlando del Best Western, un bellissimo albergo in centro con stanze grandissime ed una super colazione. Vi segnaliamo, tuttavia, che non vi è la possibilità di scegliere le pietanze per la vostra colazione ma sarà l’addetto che vi fornirà tutto quello che chiedete in rispetto della vigente normativa Covid.

Abbiamo parcheggiato la macchina di fronte all’albergo dove c’è anche un’ottima pizzeria dove ci siamo fermati a cena (Pizzeria Peperino).

Giusto il tempo di fare il check-in, lasciare le valigie in camera ed eccoci alla scoperta di questa ridente cittadina. Chi ci conosce lo sa che siamo chiacchieroni e ci siamo fermati a parlare con le persone del posto che ci raccontavano che fino a diversi anni fa in questo posto c’erano tantissime aziende, ora, per lo più, dismesse. 

Ci siamo recati subito all’Ufficio del Turismo: questa è un’abitudine che abbiamo da sempre e che vi suggeriamo perchè è un modo gratuito di reperire informazioni, cartine, brochure, mappe ed informazioni sugli eventi. Crediamo che questo sia un modo per conoscere la realtà che andremo a visitare e ci piace fermarci a fare una chiacchierata con i vari addetti perchè le notizie che ci forniscono si sono sempre rivelate preziose.

Subito dopo ci siamo diretti a visitare il corso principale che è molto largo, con ciottoli e pieno di bar. Probabilmente la maggior parte delle persone era già in ferie perchè abbiamo incontrato pochissime persone nonostante l’orario (ore 18).

Ci siamo diretti, a piedi, a visitare quello che era rimasto del muro che divideva in due l’Italia dalla Slovenia, quindi la città di Gorizia dalla città di Nova Gorica. Credetemi è stato emozionante perchè siamo arrivati tutti trafelati dopo aver camminato per circa 25 minuti di buon passo con Tobia nel passeggino ma con Elia che non voleva più saperne di camminare. Il Piazzale della Transalpina è molto bello ed è celebrativo del suo passato: a corredo di ciò, dove era collocato il muro, ci sono tanti disegni di molte scolaresche a tema Europa. L’immaginazione e la purezza dei bambini non ha limiti: crediamo che i muri, le divisioni siano qualcosa che distrugga l’unione e l’umanità e pensare che ora in questa piazza ci si possa sedere, si possa camminare e percorrerla in lungo ed in largo è felicità pura. 

Ci sono alcune stele a ricordare l’ingresso in Europa. 

E’ possibile scaricare la APP della città (LetsgoGorizia) e verificare tutti i punti dove vi è l’indicazione della audioguida: avvicinando il qr code è possibile ascoltare l’audioguida. Noi ci siamo diretti a visitare il quartiere ebraico ed ogni volta che ne visitiamo uno restiamo sempre colpiti. E’ un tuffo al cuore vedere le pietre di inciampo e leggere il nome e cognome di persone reali con la data di nascita e la loro morte. Ci auguriamo che la storia di queste persone possa essere da monito a che simili atrocità non vengano più perpetrate.

All’interno del Quartiere Ebraico vi sono diversi edifici storici molto ben tenuti: non abbiamo potuto visitare la Sinagoga poichè l’abbiamo trovata chiusa. 

Al ritorno abbiamo deciso di prendere il bus che è davvero molto comodo (ricordatevi di acquistare i biglietti nel vicino tabacchi che si trova in via Caprin perchè il sistema di scaricarlo dal cellulare non funzionava e, quindi, non era possibile acquistare il biglietto tramite cellulare e credito su telefonia mobile). 

Siamo felici di averla visitata anche se per pochissimo tempo perchè l’indomani ci avrebbe aspettato una nuova avventura e l’ingresso in Slovenia. 

Se vi abbiamo incuriosito non vi resta che partire perchè è una città che merita la vostra visita.

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