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  >  Italia   >  Sicilia   >  Etna Con I Bambini: Quali Escursioni Scegliere
Sull'Etna con i bambini

Dal 7 al 9 Ottobre 2022 abbiamo preso parte per la prima volta ad un blog tour. 

Siamo stati invitati da Chiara Falsaperla, guida naturalistica specializzata in percorsi per bambini sull’Etna ad esplorare un pezzetto di questa meravigliosa terra che è la Sicilia. 

Questo ci ha consentito di vivere in prima persona una serie di esperienze, di valutarle con la massima trasparenza e condividerle sui nostri canali social e sul nostro blog. 

Siccome i social corrono alla velocità della luce, abbiamo deciso di preparare un post sul blog per raccontare a tutti voi quali esperienze sono fattibili con i bambini ed inserire le info utili.

Come arrivare

Arrivare a Catania in aereo è pratico atteso che ci sono voli dai molti aeroporti. 

Per quanto concerne Milano, ci sono spesso offerte con EasyJet con diretto dall’aeroporto di Milano Malpensa. 

In quanto Compagnia low cost, occorre organizzare in maniera certosina le valigie calcolando che riporle in stiva ha un costo maggiore. 

Consiglio utile. In partenza, indossate tutto ciò che potrebbe ingombrare nel bagaglio a mano e/o zaino come scarponi, giubbini, felpe. 

L’Aeroporto di Catania ha un numero di passeggeri molto importante ma non è grandissimo. 

Per raggiungere la città di Catania ci sono diverse opzioni: 

  • bus con il percorso di linea alibus ed al seguente link troverete le info https://www.amts.ct.it/ 
  • treno 
  • taxi 

Un servizio efficiente e puntuale è Evo Ncc di Alessio Cocice http://www.evotaxincc.it/ cui ci siamo affidati per spostarci dall’aeroporto ad Aci Trezza.  

Cosa fare sull’Etna con i bambini: scopri le nostre escursioni!

Prima della partenza, il nostro più grande timore è stato temere che i nostri bambini di cinque e due anni facessero fatica ad affrontare il percorso. 

Ci siamo ricreduti perché le attività sono variegate ed alla portata di tutti, ecco qui cosa fare sull’Etna con i bambini

Suggerimento. I percorsi sono fattibili in totale autonomia ma affidarsi ad una guida specializzata in percorsi adatti ai bambini può fare la differenza. 

La guida che ci ha accompagnati è stata particolarmente attenta alle esigenze dei bambini durante il percorso ed attraverso giochi, aneddoti, curiosità ed esperimenti è riuscita a catturare la loro curiosità. Vi lascio il link dove trovare tutte le informazioni e prenotare la vostra esperienza.

Il punto di partenza è avvenuto nel paese di Milo, paesino noto per aver dato i natali al cantante Franco Battiato. 

Mi raccomando prima di partire per l’escursione, fermati a vedere la splendida statua in bronzo a grandezza naturale che omaggia l’artista insieme a Lucio Dalla adagiata nella piazzetta da cui si gode uno splendido panorama su tutta la vallata.

Prima tappa: Grotta dei Ladroni o Grotta delle Nevi 

La nostra prima escursione è stata la visita alla Grotta dei Ladroni o Grotta delle Nevi che si trova a quota 1550 metri s.l.m.

Utilizzata come deposito di neve, fu modificata in varie fasi per migliorarne la funzionalità: furono scavati tre pozzi per riempire la cavità di neve. 

La cavità ha due facili ingressi, in uno dei quali furono scavati dei gradini nella roccia per facilitare l’accesso mentre il secondo accesso è costituito da uno scivolo scavato in trincea che veniva probabilmente usato all’epoca per farvi accedere i muli per il trasporto della neve.

Nel 1784, durante il suo tour romantico in Italia, J. Houel documentò l’attività e i luoghi nel suo dipinto “La Grotta a la neige”. 

Per entrare occorre munirsi di casco con la luce. I bimbi molto piccoli vanno tenuti nella fascia perché gli scalini sono difficoltosi per loro mentre i bimbi più grandi non avranno difficoltà.

Per loro è divertente perché devono indossare il caschetto sulla cui sommità è posta una luce per entrare nella grotta ed ascoltano dalla voce della guida numerose curiosità. 

Ecco il motivo della differenza tra un tour in autonomia ed un percorso guidato! Da soli sarebbe difficile scoprire tutte le informazioni che vi racconto a breve. 

Sono circa 300 le grotte presenti sull’Etna e tutta l’area è di circa 1190 kmq. 

Queste grotte sono state create dalla lava ma l’uomo ha creato un’apertura per ripararsi dal freddo per via della neve. 

Queste grotte sono state utilizzate come “neviere” e chi raccoglieva la neve veniva chiamato “nevaiolo” e, con l’avvento del frigorifero, molti di loro sono diventati gelatai. 

Muniti del caschetto con la torcia i bimbi sono curiosi di scoprire tante curiosità. Ecco il motivo della differenza tra un tour in autonomia ed un percorso guidato.  

Info utile. Vestirsi “a cipolla” è d’obbligo, la temperatura esterna può essere calda mentre nella grotta il freddo è una costante. 

Seconda tappa: percorso sul Monte Sartorius 

Lasciate le grotte, ci siamo diretti ad affrontare il percorso a piedi sul Monte Sartorius

Abbiamo attraversato boschi di betulle ed ammirato gli esemplari della Betulla aetnensis, il c.d. “occhio dell’Etna” il cui tronco è inciso da segni che somigliano ad un occhio umano. 

Man mano che si sale il paesaggio assume contorni sempre più mitici e camminare su quella che è stata lava è un’emozione unica perché si ha la sensazione di camminare sulla luna.

Seguendo la guida che dispensa consigli, stimola i bambini attraverso aneddoti, curiosità ed esperimenti si arriva alla sommità del cratere. 

I bimbi hanno dato vita grazie alla guida alla creazione di un’esplosione vera.

I bimbi seduti a cerchio ad ascoltare le notizie curiose e noi adulti ad ammirare la bellezza di un territorio così particolare. 

Mai avremmo immaginato di poter mangiare l’erba che cresce sul vulcano il cui nome è la romice dell’Etna ed ha un sapore particolare, sembra di mangiare un limone. 

Consiglio utile. Per chi ha i bimbi piccoli che fanno fatica a camminare per lunghi tratti, suggerisco un marsupio adatto. Nel caso di bimbi fino ad un anno può andare bene la fascia bebè. Più grande è il bimbo più servirà il marsupio adatto. 

Il dislivello è fattibile anche se occorre fare delle soste, rifocillarsi di acqua e mangiare qualche snacks

Info sosta per pranzo. L’Agriturismo Tradizione Siciliana da Leo sorge alle pendici dell’Etna (Via Mareneve KM 2.9, Linguaglossa) e prepara ottima cucina locale tra cui pasta fatta in casa (buonissimi i maccheroni al ferretto) e carne alla brace. 

Terza tappa: la big bench!

Anche sull’Etna è possibile sedersi su una panchina gigante, esattamente la n. 200.

Qui i bambini potranno divertirsi a salire ed ammirare il panorama circostante. 

Arrivare è molto semplice perché la panchina si trova a pochi metri di distanza dalla strada nel Comune di Linguaglossa. 

In Italia ce ne sono moltissime di svariati colori….questa è rossa come la lava dell’Etna!

Quarta tappa: come scoprire l’Etna in modo ecologico 

Altra attività cui i bambini hanno partecipato è la passeggiata sul dorso degli asinelli di Etna Donkey Trekking

Un’attività particolare che entusiasma i bambini e li rende partecipi di un turismo diverso, più lento e, soprattutto, ecologico.

Tutto si svolge in silenzio con in sottofondo Salvo che guida i bambini e gli adulti ad ascoltare di più ed assaporare i momenti di felicità quotidiana.

Per prenotare questa attività vi suggerisco di consultare il sito di Chiara Falsaperla, la nostra guida https://claireinsicily.com/visitare-etna-con-bambini/ 

Come hai visto, le attività a misura di bimbi sono molteplici ed il divertimento è assicurato….per grandi e piccini.

Sul Monte Sartorius con la guida
Pronti ad entrare nelle grotte
Big bench n. 200
Al centro della terra

Cosa vedere nei dintorni

Basta percorrere pochi chilometri per ritrovarsi immersi nella Riviera dei Ciclopi, un lembo di terra che parte da Catania ed arriva fino ad Aci Castello immerso in un contesto tra mito e leggenda. 

In questo post https://themamosfamily.com/destination-item/riviera-dei-ciclopi/ ti raccontiamo la nostra prima esperienza vissuta ad Aci Trezza nel 2021 dove abbiamo concentrato la nostra visita ai luoghi dove è stato ambientato il romanzo “I Malavoglia” attraverso la visita al Museo “Casa del Nespolo” ed abbiamo percorso questa zona via mare da un capo all’altro visitando le grotte più belle.

In questa occasione, invece, ci siamo soffermati sull’aspetto culinario e panoramico del borgo gustando le prelibatezze locali e soggiornando, ospiti, in un bed&breakfast panoramico https://www.pupicatania.com/it/ nella parte alta di Aci Trezza (Via Stazione n. 42). 

I punti forti del b&b sono i seguenti: 

  • giardino splendido con piante di limone dove è possibile rilassarsi ammirando il panorama; 
  • colazione completa sia dolce che salata con prodotti tipici tra cui la “raviola fritta” un raviolo gigante dolce ripieno di ricotta, i fichi d’india che gustati freschi hanno un sapore completamente diverso.

Appuntamento imperdibile è ammirare l’alba osservando il sole sorgere sui faraglioni. 

Difficile descrivere a parole l’emozione provata e se vi piacciono gli scatti fotografici particolari questa è la location perfetta per fotografie indimenticabili. 

Suggerimenti utili: 

  • street food locale a base di pesce da Anchovy Fish bar (Via Provvidenza – Aci Castello) 
  • granita spettacolare e brioche con il tuppo da Gran Caffè Solaire (Via Provinciale 81 – Aci Castello).
Alba sui Faraglioni di Aci Trezza
Street food

Info utili

Il primo suggerimento è legato al vestiario da indossare per affrontare le varie attività previste sull’Etna. 

Le calzature da indossare devono essere alte alla caviglia, modello scarponcini. 

Questo per evitare la suola liscia perchè serve fare presa con il terreno lavico ricco di pietre che possono entrare nelle scarpe dei bimbi dando fastidio.

Per l’ occorre vestirsi a strati perché camminando si suda mentre nelle grotte fa freddo. L’ideale è una giacca a vento nel caso di giornata ventilata. 

Occhiali da sole, crema solare ad alta protezione e cappellino sono indispensabili per via dei raggi solari che picchiano. 

Portate scorte d’acqua nelle borracce e snacks (evitate quelli con troppo sale).

Per i bambini piccoli che hanno difficoltà a percorrere il tratto a piedi occorre munirsi di fascia bebè perchè l’utilizzo del passeggino è assolutamente sconsigliato. 

Per quanto riguarda l’altitudine abbiamo raggiunto circa 1700 metri s.l.m. ed i bimbi non ne hanno sofferto nè hanno avuto malessere di alcun genere. 

Il percorso è fattibile con i bimbi e le soste che vengono fatte sono frequenti per spiegare i vari punti panoramici.  

In ogni caso, sentite il parere del vostro pediatra per sentirvi più sicuri. 

Il periodo ideale è in primavera o in autunno così da evitare caldo eccessivo soprattutto per i bambini.

Ho cercato di racchiudere la nostra esperienza vissuta insieme a Stefania alias  http://www.piediniinviaggio.it/ e Cristina alias https://follettiinviaggio.com/  cercando di trasmettere tutti i consigli che spero possano esserti utile.

 Potrai suggerirlo ad altre famiglie di viaggiatori e venirci a trovare sui nostri canali social da noi sempre aggiornati.

Quale di queste esperienze ti affascina di più? Lasciamo a te la parola!

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