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BORGHI DIPINTI AD UN’ORA DA MILANO

PREMESSA

L’Italia è il Paese dei borghi, alcuni dei quali delle gemme nascoste e sconosciute al turismo di massa, spesso la maggior parte dei quali abbandonata a favore delle città che offrono maggiori possibilità in termini di servizi e lavoro. Dare vita ad un borgo vuol dire investire sulle possibilità che esso stesso ha. 

Sono paesini piccolissimi che hanno una loro storia ma che, per la maggior parte, sono stati abbandonati ed il progetto di dipingerli ha la finalità di richiamare viaggiatori ad ammirarli. E’ un modo per sviluppare il senso di comunità intorno ad un territorio anche attraverso il turismo di prossimità raccontando la storia attraverso gli affreschi: un modo per coinvolgere più persone possibili.

ARCUMEGGIA: IL PAESE DEI PITTORI

La nostra gita comincia appena mettiamo piede fuori di casa a Milano per dirigerci in provincia di Varese a visitare uno dei borghi dipinti più belli d’Italia. E’ un borgo molto piccolo che si trova in provincia di Varese incastonato tra i monti della Valcuvia e, non a caso, la strada per raggiungerlo è stretta e piena di tornanti. 

Parliamo di Arcumeggia, una frazione del Comune di Casalzuigno: per raggiungerlo occorre prendere l’autostrada con direzione Varese ed uscire ad Azzate dove si entra nella Provinciale n. 1 che costeggia il Lago di Varese fino a Gavirate. Da lì occorre proseguire in direzione Luino fino al Comune di Casalzuigno nel cui centro abitato inizia la Strada Provinciale n. 7 che sale fino all’abitato di Arcumeggia. 

Arrivati veniamo accolti da un cartello che recita: ”Benvenuti ad Arcumeggia, la galleria all’aperto dell’affresco”.

Amiamo visitare questi luoghi perchè hanno tanto da raccontare, perchè ogni volta ci fermiamo a chiacchierare  con le persone del posto che ci accolgono e ci raccontano tanti aneddoti su questi luoghi. Anche qui ad Arcumeggia abbiamo incontrato alcune persone del posto molto gentili che ci hanno raccontato di come sia nata l’idea del borgo dipinto. 

Molti anni fa, grazie all’opera del Sig. Mario Beretta, Presidente dell’Ente Provinciale del Turismo, questo luogo divenne una galleria a cielo aperto ed una stele posta il 31 luglio 1960 lo ricorda “Nel quinto Convegno dei Pittori in vacanza la popolazione di Arcumeggia ed il Comitato organizzatore della manifestazione ne ricordano l’ideatore Comm. Dr. Mario Beretta Presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo scomparso il 15 Dicembre 1959 che alla valorizzazione di questi luoghi dedicò amore, intelligenza, opere”.

Parcheggiamo l’auto nell’ampio parcheggio e subito veniamo rapiti da una bacheca. Curiosi come siamo andiamo a sbirciare ed è una bacheca che racchiude tanti libri a disposizione di tutti, a patto che vengano riposti dove sono stati presi. 

Lì vicino, si erge una stele che recita: ”Leggere per sognare” ed anche noi crediamo che sia proprio così. Leggere ti trasporta in un mondo di immaginazione e creatività dove crescere, riflettere.

COSA VEDERE

Il nostro tour comincia vicino al primo dipinto che colpisce la nostra attenzione “La spartizione della polenta in famiglia” dove possiamo osservare uno spaccato della famiglia di un tempo. Un piatto povero come la polenta e tante persone intente a sedersi a tavola per condividerlo: questa immagine trasportata in questo dipinto è la rappresentazione del mondo contadino di una volta, di sacrifici e tanta umiltà. 

I dipinti sono ovunque ed il percorso è organizzato molto bene per consentire di ascoltare attraverso il QR Code posto accanto ad ogni dipinto la storia completa e ricca di dettagli. Le opere sono numerose e gli artisti che hanno preso parte a questo progetto numerosi. Trattandosi di un borgo dipinto il denominatore comune non è unico ma le tematiche rappresentate sono molteplici: dalla guerra al cibo tipico, ai mestieri di una volta. 

In questo modo, abbiamo scoperto che la storia di alcuni di questi dipinti risale sino a cinquanta anni fa e ci siamo divertiti un sacco a cercarli, trovarli e leggerne la storia. Come il dipinto “Il soldato non vuole la guerra” del 1991 che raffigura un militare che ripudia la guerra tendendo le sue braccia aperte con in una mano una colomba ed in un’altra un melograno. 

Un tema molto sentito in queste zone è l’emigrazione (abbiamo avuto modo di vedere nel borgo di Marchirolo, un altro borgo dipinto in Provincia di Varese, tanti dipinti il cui tema principale è l’emigrazione) e ad Arcumeggia vi è un dipinto molto intenso dal titolo “Partenza dell’emigrante” del 1962 che descrive la partenza con un realismo da sembrare di essere lì a vivere quel momento. 

Un abitante del Paese ci ha raccontato che molte persone decidevano di emigrare in cerca di un futuro migliore in Paesi come la Svizzera e la Germania dove la richiesta di lavoro era molto forte e molti di questi dipinti offrono uno spaccato di questa realtà. 

Il borgo si gira a piedi in tutta tranquillità e dovrete fare solo un po’ di attenzione ai ciottoli perchè con il passeggino potrebbe diventare difficile il passaggio ma vi divertirete ad osservare con il naso all’insù tutti i dipinti. 

Non abbiamo notato grandi strutture ricettive e non abbiamo incontrato lungo il percorso un bar dove poterci fermare (anche soltanto per il cambio pannolino) ma non preoccupatevi perchè per qualche oretta riuscirete ad organizzarvi e potrete godervi lo spettacolo di tutti questi meravigliosi dipinti. 

Chiedete alle persone che incontrate, non abbiate timore perchè sono tutti molto cordiali e vi racconteranno un piccolo spaccato di un borgo sospeso nel tempo.

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